Stanchi, deboli, demotivati? Forse vi manca solo un po’ di vitamina D. E la soluzione per farne incetta è molto più semplice di quanto immaginiate…
Molti di noi, in questo periodo “bollente” in tutti i sensi, sono alle prese con una stanchezza apparentemente inspiegabile. Non si tratta solo di sonnolenza, ma di un senso di spossatezza profonda, come se il nostro corpo fosse sempre in riserva, anche dopo una notte di sonno. A volte ci si mettono pure crampi, dolori muscolari e un umore altalenante a renderci difficile persino uscire di casa. Tutta colpo dello stress, o di una leggera depressione? In realtà c’è di più, visto che ogni piccolo sforzo ci lascia esausti…

I medici interpellati al riguardo, una volta escluse cause più gravi, generalmente prescrivono un semplice esame del sangue per verificare i livelli di vitamina D. Sì, esatto “quella che serve alle ossa” e (secondo molti) poco più. E quando arrivano i risultati, la sorpresa spesso è grande: i livelli risultano ben al di sotto del minimo raccomandato. Il motivo è chiaro: una carenza importante di vitamina D può spiegare la maggior parte dei sintomi di debilitazione cronica.
Il “ricercato” silenzioso: perché tanti di noi sono carenti di vitamina D
In Italia, quasi metà della popolazione adulta ha valori insufficienti di vitamina D. Dopo i 70 anni, questa percentuale sale drasticamente, soprattutto tra le donne. E la cosa preoccupante è che spesso non ci si accorge di nulla: la carenza può restare silenziosa per anni, manifestandosi solo con piccoli segnali che facilmente si attribuiscono ad altro – stanchezza, dolori vaghi, fragilità ossea o persino malinconia.

Ma perché il problema è così diffuso? Una delle ragioni principali è lo stile di vita moderno: passiamo sempre più tempo al chiuso, dietro a schermi e finestre che bloccano i raggi UV, fondamentali per attivare la sintesi della vitamina D nella pelle. Anche la dieta fa la sua parte, ma l’apporto alimentare è spesso insufficiente: nemmeno mangiando quotidianamente salmone, tonno o uova si raggiungono i livelli ideali.
La buona notizia è che in molti casi basta aumentare l’esposizione al sole – almeno mezz’ora al giorno, scoprendo viso, braccia e gambe – per migliorare la situazione. Ma quando la carenza è importanteserve un’integrazione mirata. Un supplemento di vitamina D calibrato sulle esigenze del singolo nel giro di poche settimane può farci sentire un’altra persona: più energia, meno dolori, maggiore lucidità mentale. Morale: la vitamina D non è un dettaglio, ma un pilastro del nostro benessere. E, sorprendentemente, la soluzione a un problema cronico che può trascinarsi per anni… è lì, a portata di sole.