Sono state due giornate intense di appuntamenti per ricordare uno degli eventi più importanti della storia: l’operazione Husky che ha visto il mare di Gela tra i protagonisti.
Era il il 10 luglio 1943 quando nel Golfo di Gela arrivò la settima divisione americana del generale S. George Patton. Lo sbarco anfibio nel mare tra Gela e Licata fu l‘inizio di una fase che ha portato alla liberazione del regime nazi-fascista in Sicilia.
Settantacinque anni dopo Gela ha commemorato lo sbarco con una grande manifestazione che ha visto in città i militari americani della Us Navy.
Tanti gli eventi che hanno preso il via nel pomeriggio del 9 luglio con la deposizione di una Corona ai Caduti presso la lapide donata alla città del Kiwanis Club e posta sull’edificio comunale di viale Mediterraneo.
Alla commemorazione erano presenti le istituzioni militari e civili, presente anche una delegazione di militari di Sigonella, capitanati dal Comandante Manny Cordaro, la prima donna a comando del Reparto di Telecomunicazioni NCTS di Sigonella.
Sempre nel pomeriggio del 9 luglio le autorità americane sono state accompagnate dall’amministrazione comunale a Palazzo Nocera, sede del comando statunitense durante l’Operazione Huscky. Per l’occasione è stata affissa una targa, donata dal Kiwanis Club, per ricordare l’evento.
Ieri martedì 10 luglio, alle 16.30 si è tenuta a deposizione di una Corona nel Cimitero monumentale in memoria di tutti i caduti in guerra.
Un aereo americano ha sorvolato i cieli di Gela. Non poteva mancare la visita al Palazzo Mattina, sede del comando statunitense, a cui è stata affissa un’altra targa.
I cittadini hanno potuto ammirare in Piazza Umberto I mezzi militare dell’epoca, una mostra di fotografia a curo di Nuccio Mulè. Inoltre ,accompagnate dalla musica del vivo, le immagini della Gela che è stata scelta dagli americani come sede da cui avviare la Liberazione. Tanti i ricordi di quel periodo, tante le emozioni.